top of page

PILLOLE DI LATTE...Induzione del travaglio

  • Immagine del redattore: guidetticarolina
    guidetticarolina
  • 6 apr 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Voglio cercare di parlarvi in modo semplice e chiaro di induzione del parto, senza entrare troppo nel dettaglio delle tecniche di induzione.

Che cos’è il parto indotto?

“Indurre il travaglio” significa utilizzare alcune tecniche farmacologiche in grado di provocare una trasformazione del collo dell’utero e stimolare le contrazioni necessarie.

Quando è necessario?

Ci sono situazioni in cui il ricorso all’induzione è inevitabile. In particolare:

  • Gestazione post-termine. È l’indicazione più frequente: il parto deve essere indotto se la gravidanza è giunta oltre il termine, ossia è arrivata a 41 settimane + 3-5 giorni.

  • Rottura delle membrane a termine. Se si verifica la rottura spontanea del sacco amniotico, ma dopo 12-18 ore il travaglio non si è avviato spontaneamente, è necessario indurlo. Questo perché non è più garantita la sterilità dell’ambiente uterino e c’è un rischio, sia pure esiguo, che insorga un’infezione nonostante la donna venga sottoposta a profilassi antibiotica.

  • Patologie della gravidanza. Ipertensione, diabete gestazionale, ritardo di crescita o altre patologie possono rendere indispensabile anticipare il parto. Si tratta però di condizioni da valutare caso per caso.

Ci sono diverse tecniche di induzione del parto che vengono utilizzate a seconda di come si presenta il collo dell'utero durante la visita interna. Alcune tecniche sono meccaniche (scollamento delle membrane, palloncino, rottura delle membrane) altre farmacologiche (prostaglandine o ossitocina).

Durante l'induzione viene valutata l'eventuale presenza di contrazioni e il collo dell'utero con una visita interna per decidere come procedere con l'induzione dopo un determinato periodo di tempo.

Quanto dura un’induzione?

La risposta alla domanda quanto dura è molto semplice: fino a quando ha inizio il travaglio. Detto questo però dobbiamo considerare il fatto che esiste la possibilità di un fallimento delle tecniche di induzione qualunque esse siano. Cioè esistono dei casi, e purtroppo non sono prevedibili, in cui né i metodi farmacologici né quelli non farmacologici hanno effetto e quindi si deve necessariamente procedere con un taglio cesareo.

Concludendo il tema dell’induzione del travaglio è molto complesso, discusso e in continua evoluzione in merito a parametri, tecniche e tempistiche.

Quello che consiglio di fare è di affidarsi sicuramente al ginecologo/ostetrica che vi segue in gravidanza, ma sopratutto tenere in mente che nel momento in cui l'induzione diventa necessaria è giusto farla e viverla con pazienza.

Potrebbe essere lunga, ma sicuramente se passano diverse ore è perchè le contrazioni (quelle vere del travaglio) non sono ancora partite!

E quindi, essendo necessaria, possiamo solo avere tanta pazienza!

... Le PILLOLE DI LATTE continuano....

Mamme continuate a seguirmi

e condividete i miei articoli per aiutare anche vostre amiche e conoscenti!

Seguitemi anche su Facebook per rimanere sempre aggiornate!!!!


 
 
 

Comments


  • Facebook Icona sociale
  • Instagram Icona sociale
  • LinkedIn Icona sociale

© 2023 by Maria Hope, Ph.D. Proudly created by Wix.com

bottom of page