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PILLOLE DI LATTE...Il "taglietto" dell'episiotomia

  • Carolina Guidetti
  • 11 nov 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

L’episiotomia è un'incisione chirurgica del perineo, l'area compresa tra la vagina e l'ano, praticata durante il parto per allargare l'apertura vaginale quando la testa del bambino comincia ad affacciarsi verso l'esterno.

Fino a non molti anni fa è stata considerata una pratica di routine in sala parto, mentre oggi le principali autorità scientifiche e sanitarie - Organizzazione mondiale della sanità, Associazione dei ginecologi americani, Istituto nazionale per l'eccellenza clinica inglese - ritengono che non debba assolutamente più essere usata di routine, ma (eventualmente) solo in pochi casi selezionati.

Ci sono due tipi di episiotomia:

- mediana, che va dalla vulva verso l’ano.

- paramediana o mediolaterale, che va dalla vulva verso la natica destra, con un taglio obliquo.

In genere, subito prima del taglio si fa una piccola anestesia locale, che rende più sopportabile anche il momento successivo, in cui si applicano i punti di sutura, quasi sempre riassorbibili.

non ci sono dati solidi per dire quando esattamente l'episiotomia sia raccomandata, per cui in questi casi deve essere il giudizio del clinico, cioè del medico, a guidare la scelta.

L'istituto nazionale per l'eccellenza clinica inglese cita come casi in cui può esserci la necessità clinica di intervenire il parto operativo, ventosa e il sospetto di sofferenza fetale, se si ritiene davvero necessario accelerare la nascita.

COME EVITARLA?

Si può evitare questo tipo di pratica arrivando al parto con un perineo "preparato" e con una buona consapevolezza di questa parte del corpo.

Attraverso il massaggio perinatale e corsi proprio incentrati sulla presa di coscienza di questo muscolo in gravidanza.

Durante il travaglio invece può essere utile l'uso libero del movimento, il frequente cambio di posizione: accovacciata, in piedi, carponi, seduta, sono posizioni che consentono di sfruttare meglio la forza di gravità e che la donna dovrebbe poter cambiare a suo piacimento per assecondare via via i movimenti di discesa del piccolo.

DOPO IL PARTO

Il tagliato viene cucito in sala parto e nei giorni successivi la donna dovrà tenere la ferita ben pulita e asciutta in modo da favorire la cicatrizzazione, La calendula è utile contro il fastidio dei punti.

Dopo la cicatrizzazione terminata e la visita post parto, la donna potrà recuperare la funzionalità del muscolo attraversi riabilitazione del muscolo perineale.

EVENTUALI COMPLICAZIONI

Come tutti gli interventi chirurgici, anche l'episiotomia non è priva di conseguenze. I principali inconvenienti che possono verificarsi sono:

  • sanguinamento;

  • dolore dei punti di sutura, che permane per alcuni giorni e talvolta impedisce alla neomamma di stare seduta (e nei primi giorni anche di camminare). Per alleviare il fastidio, può essere utile sedersi sulla ‘ciambella’. Per allattare, meglio invece mettersi sdraiata su un fianco. Se il dolore è insopportabile, si può prendere un analgesico a base di paracetamolo, farmaco sicuro anche se la mamma allatta;

  • rischio che la ferita si infetti nei giorni successivi, obbligando la mamma a tornare in ospedale per le opportune medicazioni (ed in qualche caso per una nuova sutura);

  • dolore durante l’evacuazione. Se nei giorni dopo il parto si ha difficoltà ad andare di corpo, meglio aiutarsi con una supposta di glicerina o un microclisma;

  • ripresa più lenta e dolorosa dei rapporti sessuali, poiché il tessuto cicatriziale rende meno elastica la vagina.

Per questo è utile mantenere la cicatrice pulita, asciutta e non deve avere un cattivo odore.

Successivamente massaggiare la cicatrice per evitare aderenze.

... Le PILLOLE DI LATTE continuano....

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