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PILLOLE DI LATTE...La NORMALE paura del parto

  • Carolina Guidetti
  • 7 mag 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

In questi giorni, parlando con le future mamme che conosco che si stanno avvicinando o sono già al termine, mi sono resa conto che una delle emozioni presenti negli ultimi giorni, ma difficile da esprimere è la paura e l'ansia.

E' facile in effetti rispondere "non vedo l'ora!" alla domanda solita degli ultimi giorni "Allora sei pronta?"

Ma tantissime donne, anche se temono il giudizio risponderebbero "Pronta? Sono in super ansia e quando ci penso ho proprio paura!"

Perché? Ogni donna sa di essere impegnata in un compito importante al momento del parto, evento tra l’altro sconosciuto alle primipare. Inoltre il dolore, la fatica, il pensiero di possibili complicazioni e di non essere capace di affrontare tutto questo rendono le spesso le future mamme comprensibilmente spaventate di fronte all’evento parto.

Ma dall'altra parte, la società si aspetta sempre di vedere una futura mamma sorridente, emozionata e eccitata positivamente per il parto che si avvicina!

Quindi per le future mamme diventa sempre più difficile esprimere queste sensazioni liberamente.

Spesso questa paura puo portare la donna a irrigidirsi per il timore del dolore, della fatica, delle complicazioni.

Tutto questo diventa controproducente proprio per il travaglio e il parto, dove è necessario proprio un rilassamento dei tessuti.

Ma come evitare che questa paura diventi un ostacolo al vivere serenamente la nascita del proprio bambino? E chi o cosa può aiutare le donne a sentirsi meno spaventate?

PARLARE: Confidare alle persone care le proprie paure aiuta a renderle più chiare e a ricevere supporto e comprensione.

Parlare serve proprio a eliminare un po di ansia. Lo dico a qualcuno e gia questo mi aiuta a rimpicciolire un po il problema.

A volte e difficile perche tutto sono super emozionati e positivi all avvicinarsi del grande giorno. Proprio per questo la mamma deve trovare una persona di cui si fida e non teme il giudizio.

Con cui farsi anche un bel pianto liberatorio.

SCRIVERE : Scrivere ciò che si teme aiuta invece a chiarire cosa fa paura, dal momento che occorre metterlo nero su bianco; in questo modo inoltre si fa “uscire fuori da sè” ciò di cui si ha paura, affidandolo alla carta. Tenere un diario durante tutto il corso della gravidanza è in generale un utile strumento per accompagnarsi durante i 9 mesi, ascoltando il proprio

corpo e le proprie sensazioni.

ACQUISIRE CONOSCENZE: Informarsi su quanto avviene al momento del parto è un’altra utile strategia per capire se le paure sono fondate e per prepararsi all’evento nel migliore dei modi. A questo proposito, oltre ai consulti

medici e a libri sull’argomento, risulta essere molto utile la partecipazione ai corsi pre-parto, durante i quali viene spiegato alle donne cosa succede al momento della nascita e quali strategie adottare per affrontare il dolore e aiutare meglio il proprio bambino a venire al mondo. È di grande aiuto infatti che le gestanti possano disporre di uno spazio in cui il parto sia reso pensabile e in cui si sentano libere di esprimere pensieri e paure o di cercare e ricevere rassicurazioni.

RAGIONARE. Ragionare sulle paure sembra essere molto utile: a fronte infatti delle conoscenze acquisite e del supporto ricevuto, si potrà essere in grado di dire a se stesse che il parto è un evento naturale, quindi affrontabile, che si è fatto tutto il possibile per prepararsi al meglio e che infondo tante donne ogni giorno danno al mondo i propri bambini.

Pensare al parto come

a UN MOMENTO

da li in poi

inizia una nuova e bellIssima vita:

la vita da mamma

... Le PILLOLE DI LATTE continuano....

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