PILLOLE DI LATTE...Il monitoraggio
- Carolina Guidetti
- 9 apr 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Il monitoraggio in gravidanza, ovvero la cardiotocografia, è un esame semplice per monitorare lo stato di salute del feto.
Il cardiotocografo, lo strumento usato per effettuare il monitoraggio in gravidanza, è dotato di due sonde che si appoggiano sull’addome della donna. La prima è una sonda a ultrasuoni, come quella dell’ecografo, e serve, appunto, a rilevare il battito cardiaco fetale. L’operatore trova il punto ideale dove applicarla in funzione della posizione del bambino. L’apparecchio traduce le variazioni del battito in un grafico, che viene stampato in forma cartacea.

La seconda sonda serve invece a misurare intensità e frequenza delle contrazioni uterine. Si applica in corrispondenza del fondo dell’utero e viene fissata con una fascia aderente al pancione. Il sensore registra le variazioni di pressione della parete addominale dovute alle contrazioni. Anche questi dati vengono tradotti in un grafico stampato dalla macchina.
Il grafico, poi, viene visionato dal ginecologo per valutare il benessere fetale.
La cardiotocografia può essere effettuata a partire dalla 30esima settimana di gravidanza, ma di norma è raccomandata dalla 37esima settimana.
COME SI FA IL MONITORAGGIO?
La mamma si sdraia sul letto e l'ostetrica posiziona le due sonde sulla pancia
Ogni sessione di monitoraggio in gravidanza ha una durata minima di mezz’ora: il tempo necessario per valutare le variazioni del battito del nascituro e per cogliere qualche sporadica contrazione.

È possibile che in questo lasso di tempo il bambino sia addormentato e la sua frequenza risulti pertanto più regolare e monotona rispetto allo stato di veglia. In questi casi si attende qualche minuto che il piccolo si svegli, oppure si tenta di ridestarlo con un delicato massaggio o somministrando alla donna una bevanda zuccherata.
Spesso alla mamma viene richiesto anche di segnare i movimenti del bambino in modo da avere sempre più dettagli sul benessere.
Il monitoraggio, inoltre può essere eseguito n corso di travaglio. In sala parto, la cardiotocografia viene normalmente ripetuta ogni mezz’ora. Ma se le circostanze lo rendono necessario, la misurazione può essere continua per tutta la durata del travaglio.
Questa procedura è necessaria in casi particolari: ipertensione materna, gestori, diabete, uso di analgesia...
Alcuni punti nascita seguono questa prassi di routine, per intervenire tempestivamente in presenza di segni che facciano sospettare una sofferenza fetale.
... Le PILLOLE DI LATTE continuano....
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