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PILLOLE DI LATTE... Il ciuccio

  • Carolina Guidetti
  • 9 ott 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Il ciuccio è sicuramente un comodo alleato della mamma che lo utilizza come rimedio di emergenza per placare il bambino quando non può consolarlo in altro modo

Il ciuccio ha una forte valenza consolatoria, perché l’atto del succhiare è qualcosa di istintivo, che il bambino faceva sin da quando era nella pancia della mamma. In più il ciuccio rappresenta un ‘riempitivo’, qualcosa che toglie la sensazione di ‘vuoto’ che il piccolo può provare quando la mamma è lontana o quando avverte una qualunque sensazione di disagio

Il ciuccio, però è sconsigliato inizialmente. Perché? E fino a quando?

È sconsigliato perché può interferire con l’allattamento al seno. Il modo in cui un neonato ciuccia attaccato al seno della mamma è differente da come ciuccia il ciuccio.

Per questo motivo, nelle prime settimane di vita del neonato, è sconsigliato l’uso di questo. Il neonato, infatti, in questi primi giorni, deve proprio imparare come attaccarsi e ciucciare al seno materno, se in questo momento gli facciamo provare anche un differente modo di ciucciare, andremo ad interferire con l’allattamento al seno.

Proprio per questo motivo non possiamo dare un momento preciso in cui un neonato può iniziare ad utilizzare il ciuccio senza dare problemi allattamento.

Tutto dipende da come si attacca il neonato al seno. Una volta che l’attacco al seno avviene nel modo corretto e il neonato non ha problemi, allora si puo provare a introdurre, se necessario, il ciuccio.

Spesso i neonati allattati al seno, però rifiutano il ciuccio.

Esistono diverse forme e misure in commercio. La scelta del ciuccio adatto dipende molto dalle reazioni del neonato stesso.

Per un neonato allattato con latte artificiale, il ciuccio non è un problema.

Numerosi studi confermano che l’uso del ciuccio durante il sonno può fornire una protezione ulteriore contro il rischio SIDS (la temuta sindrome della morte in culla che può colpire, sia pure raramente, i bambini nel primo anno di vita durante il sonno): il bambino, succhiando, non va incontro alle apnee notturne e non riesce a mettersi nella posizione prona (che sembra costituire un fattore di rischio).

Fino a sei mesi circa di età, il ciuccio va sterilizzato almeno una volta al giorno o quando cade in un ambiente sporco. Questo perché il sistema immunitario del neonato è ancora immaturo ed è più elevato il rischio di infezioni gastrointestinali o dovute a colonizzazione orale da Candida. Non c’è bisogno invece di lavarlo se cade tra le lenzuola del lettino e basta sciacquarlo semplicemente sotto acqua corrente se cade in un ambiente pulito.

Il ciuccio può essere sterilizzato o mediante bollitura (facendo bollire l’acqua per almeno cinque minuti) o con il vapore (vi sono appositi sterilizzatori a vapore) o ancora immergendolo per alcune ore in una soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio. Orientativamente dopo i sei mesi si può diradare la frequenza di sterilizzazione, fino a lavarlo solo con acqua.

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