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Comunicare "skin to skin"

  • Carolina Guidetti
  • 3 apr 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Il primo senso che il bambino sviluppa durante la sua crescita nel corpo della mamma è il tatto. Questo senso si sviluppa grazie al contatto del bambino con le pareti dell’utero della mamma.

Attraverso i primi movimenti il bambino tocca, all’interno del liquido amniotico, le pareti dell’utero materno che lo avvolgono, lo circondano e lo abbracciano. Durante la gravidanza il bambino vive in un abbraccio continuo e duraturo che lo contiene.

Durante il parto il bambino viene stimolato su tutto il corpo prima dalle contrazioni dell’utero e poi dal passaggio attraverso il canale del parto.

Subito dopo la nascita, in un attimo, questo abbraccio continuo, duraturo e sicuro viene perso e il piccolo si ritrova in un ambiente nuovo, senza il calore e il contenimento del corpo materno, senza il battito del cuore della sua mamma che lo ha accompagnato per 9 mesi.

Questo è ciò che vive il piccolo subito dopo il parto e provando a metterci nei suoi panni, risulta facile capire cosa può aiutarlo ad affrontare questi primi istanti della nuova vita.

Come prima cosa il bambino ha il bisogno di ritrovare alcuni elementi conosciuti come l’odore della mamma, il contenimento, l’abbraccio, il calore… quindi è fondamentale che il piccolo venga messo subito tra le braccia della sua mamma, sul suo petto nudo, a contatto con la pelle calda della mamma dove può ritrovare il suo profumo. Tra le braccia della mamma può ritrovare anche il calore e il contenimento che può rassicurarlo.

Il bambino, subito dopo la nascita, attraverso i cinque sensi, riconosce la mamma, percepisce il suo odore, la sua pelle e i suoi suoni: a contatto col suo petto può ritrovare anche il battito del cuore della mamma (sottofondo costante nella sua vita all’interno del suo corpo). In questo modo il suo respiro si regolarizza, il suo corpo si riscalda, smette di piangere.

In questa posizione il bambino inoltre si trova a pochi centimetri di distanza dal viso della mamma e può quindi iniziare a conoscere anche visivamente i tratti del suo viso. Nei primi giorni, infatti, il piccolo vede fino a una distanza di 20-30 cm al massimo.

​In questo periodo (cioè i primi 60-90 minuti dopo la nascita) il neonato si trova in uno stato di veglia tranquilla che gli permette di conoscere il nuovo mondo nel quale è arrivato. Questa condizione del tutto unica, nelle due ore successive al parto, chiamata “periodo sensibile”, favorisce la creazione e il consolidamento del legame tra i genitori e il loro bambino.

In questo contatto pelle a pelle il piccolo inizia a scalare il ventre della mamma alla ricerca del seno (Breast Crawl), affidandosi al suo istinto, seguendo l’odore; dopo un periodo di tempo che varia da bambino a bambino, il neonato, in questo modo può attaccarsi spontaneamente al seno materno per la prima poppata.

Dunque le prime ore dopo il parto, se tutto va bene e l’adattamento alla vita nuova fuori dal ventre materno è fisiologica, è giusto non disturbare il rapporto tra mamma e bambino, lasciare loro il tempo di conoscersi, sperimentare e soprattutto di abbracciarsi.

Il contatto pelle a pelle in questa fase è fondamentale, i benefici sono molteplici:

  • mantiene il neonato caldo (alla nascita il neonato tende a perdere tanto calore);

  • tranquillizza madre e neonato e aiuta a regolare la frequenza cardiaca e respiratoria;

  • colonizza il neonato con i batteri della flora normale del corpo materno;

  • stimola la produzione di ossitocina nella mamma che porta l’utero a rimanere contratto

  • riduce il pianto del neonato, diminuendo lo stress e il consumo di energia (con tale contatto il neonato sente e riconosce anche il battito materno che lo ha accompagnato per nove mesi come una ninna nanna)

  • permette al neonato di trovare il seno e di attaccarsi da solo per iniziare a succhiare;

  • porta ad un allattamento più efficace e più prolungato;

  • determina un passaggio più dolce dalla vita intrauterina alla vita extrauterina;

  • facilita la relazione ed il vincolo affettivo tra madre e bambino.

"All'inizio della vita l'essere accarezzato, abbracciato e coccolato,

rende sensibili le varie parti del corpo del bambino. Lo aiuta a costruire un'immagine corporea sana e promuove lo sviluppo dell'amore

attraverso il rafforzamento del legame tra il piccolo e sua madre"

(Anna Freud)

Questo momento di contatto pelle a pelle può essere ritrovato anche sucessivamente. Quindi nei primi giorni dopo la nascita, la mamma, ma anche il papà, può dedicare un momento proprio a questo. Prendersi del tempo e, senza vestiti, a contatto “skin to skin”, tenere il proprio cucciolo tra le braccie sul petto, coccolandolo e comunicando con lui nel modo più semplice: l’abbraccio.

Quello che c’è di più profondo nell’essere umano è la pelle.


 
 
 

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