Quarta giornata di salute: l'AUTOPALPAZIONE DEL SENO
- Carolina Guidetti
- 15 mar 2018
- Tempo di lettura: 3 min
L'autopalpazione del seno: perchè e come eseguirla.
Tra tutto ciò che riguarda la prevenzione, troviamo non solo esami da eseguire routinariamente ogni 2-3 anni come possono essere il pap test o la mammografia, ma anche alcuni semplici controlli che ogni donna può fare autonomamente a casa.
Tra questi troviamo l’AUTOPALPAZIONE DEL SENO.
Di cosa si tratta?
La ghiandola mammaria è in evoluzione durante la vita di una donna: si modifica a partire dalla pubertà, subisce cambiamenti nel periodo della gravidanza e del successivo puerperio con l’allattamento e infine cambia ancora durante la menopausa.
I cambiamenti non avvengono solo durante la vita della donna ma anche, nell’età fertile, all’interno del ciclo ovarico. Infatti all’interno dei 28 giorni del ciclo, la ghiandola mammaria, sotto l’effetto dei cambiamenti ormonali, modifica la propria struttura.

Queste mutazioni non si notano ad occhio nudo, ma le donne hanno una sensibilità e una percezione diversa del proprio seno. Di solito il seno risulta più sodo, più teso e a volte anche dolente nei giorni prima della mestruazione (sindrome premestruale), mentre diventa più morbido e meno teso nei giorni successivi alla mestruazione. Queste variazioni dipendono proprio dalle diverse oscillazioni ormonali che caratterizzano il ciclo ovarico.
All’interno di questi cambiamenti, cosa possono fare le donne per poter tenere sotto controllo il proprio seno e prevenire la pericolosa insorgenza di tumori?
L'autopalpazione è il primo strumento di "prevenzione" del tumore del seno. Questo semplice test di autovalutazione consente d'imparare a conoscere la struttura e l'aspetto generale della mammella, quindi permette di cogliere precocemente qualsiasi cambiamento insolito rispetto alla fisionomia di base della stessa.
Quando eseguirlo?
L’autopalpazione andrebbe eseguita mensilmente a partire dai 20 anni, nella settimana dopo la fine della mestruazione.
Come si esegue?
L'autopalpazione si svolge in due fasi: l'osservazione e la palpazione vera e propria.

Osservazione
La donna deve mettersi nuda davanti allo specchio e iniziare a osservare il seno. L’ambiente deve essere ben illuminato e la donna deve stare in posizione eretta, con le spalle rilassate e le braccia lungo i fianchi.
Durante questa fase occorre osservare se ci sono irregolarità nella forma del seno, mutamenti nel colore della pelle, screpolature del capezzolo, ulcerazioni della cute o fossette; raramente le due mammelle sono identiche in ogni dettaglio, ma, di solito, sono simmetriche e presentano un profilo regolare. L'osservazione va ripetuta con le braccia alzate, stese sopra la testa, alla ricerca di eventuali irregolarità delle mammelle. L'operazione deve essere nuovamente eseguita poggiando le mani sui fianchi e contraendo i muscoli pettorali inspirando profondamente valutando la presenza di eventuali retrazioni della cute.
Palpazione

La fase di palpazione si esegue in posizione eretta, alzando il braccio corrispondente al seno da analizzare e piegandolo dietro la nuca. Con la mano opposta si può iniziare la palpazione: la mammella va esaminata facendo scorrere con piccoli movimenti concentrici la parte interna di tre polpastrelli uniti di una mano (indice, medio e anulare). Queste manovre "a spirale" vanno ripetute per ogni quadrante del seno. Muovendo le dita in senso circolare, con pressione via via crescente, è possibile cogliere eventuali noduli o indurimenti del tessuto mammario. Poi, si eseguono dei movimenti con la mano dall'alto verso il basso ed, ancora, in senso radiale (dall'esterno verso il capezzolo, disegnando una sorta di stella). La palpazione dal cavo ascellare continua attorno alla curva del seno, non tralasciando la parte vicina allo sterno. Le stesse manovre vanno ripetute in posizione supina, con il braccio corrispondente al seno da esaminare in alto, piegato sotto la testa. Nell'ultima fase, si preme delicatamente il capezzolo tra indice e pollice, per verificare possibili fuoriuscite di liquido (siero o sangue).
Eseguendo mensilmente questa operazione la donna imparerà a conoscere la fisiologica struttura del suo seno, in modo che nel momento in cui insorgono cisti anomale, zone più tese o dolenti, la donna potrà accorgersene immediatamente e sottoporsi a una visita senologica di approfondimento.
Questo esame, come tutti quelli fino ad ora descritti, è molto importante per la prevenzione e la cura della saluta di una donna. Proprio per questo invito tutte le donne a provare a eseguire questa autopalpazione e a eseguirla con continuità nell'arco della vita.
...L'autopalpazione del seno....
dedichiamo del tempo per una coccola al nostro corpo
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